Bologna

Una storia meravigliosa quella
di PAOLO CASTELLI
nata in un territorio straordinario
e tra… le vie di BOLOGNA

La storia, il gusto estetico, il fermento intellettuale e la dedizione nel creare cose belle caratterizzano Bologna e la sua provincia, l’’azienda Paolo Castelli è un esempio perfetto di quanto un territorio possa regalare ispirazione e carattere a chi lì ci nasce e ci vive.

Costruita interamente utilizzando un unico tipo di mattone, Bologna è una città che nasconde tracce dell’età del ferro, della civiltà etrusca, dell’era romana. La città di Bologna è un vero tesoro della cultura italiana, e proprio per questo vi parliamo dei suoi luoghi simbolo da visitare per godere appieno della sua bellezza. Fondata agli inizi del XI secolo a.C. Bologna è presto diventata un punto di riferimento del panorama italiano e non solo, nonché sede principale dell’università più antica del mondo occidentale, l’Alma Mater Studiorum.

ALMA MATER STUDIORUM
Cominciamo la nostra passeggiata proprio dall’Università di Bologna. Inaugurata nel 1088 come simbolo della crescita

economica e culturale della città, nell’Alma Mater Studiorum hanno studiato e insegnato nel corso dei secoli dottori e studiosi di fama internazionale, da qua l’appellativo “La Dotta”. L’università nacque anche grazie all’aiuto degli studenti, che fin dal principio raccolsero offerte di denaro per compensare i docenti. Questi ultimi ritenevano infatti che la scienza, in quanto dono di Dio, non potesse essere venduta e acquistata.



ARCHIGINNASIO
Non distante dall’università si trova il Palazzo dell’Archiginnasio costruito tra il 1562 e il 1563 per volere del cardinale Carlo Borromeo, con lo scopo di riunire l’insegnamento universitario in un’unica sede, e dal 1838 ospita la Biblioteca Civica. Piena di affreschi, la Sala dello Stabat Mater è celebre per la sua biblioteca e le sue pareti interamente dipinte.

TEATRO ANATOMICO
Proprio all’interno del Palazzo dell’Archiginnasio è possibile ammirare il cosiddetto Teatro Anatomico. Progettato nel 1637, interamente realizzato in legno d’abete, era destinato all’osservazione delle lezioni di anatomia.



PIAZZA MAGGIORE
Questa piazza è il punto nevralgico della città. Collegata con la stazione centrale da via dell’Indipendenza, piazza Maggiore è il luogo perfetto per sedersi ad ammirare i dintorni; verso nord si erge la Fontana del Nettuno, uno dei simboli principali della città, mentre a est, ovest e sud

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troneggiano rispettivamente il Palazzo d’Accursio, il Palazzo dei Banchi e il Palazzo del Podestà.



TORRE DELLA GARISENDA E TORRE DEGLI ASINELLI
Le due torri, come vengono comunemente identificate dai bolognesi, sorgono nel cuore della città, al punto

d’ingresso dell’antica via Emilia. Edificate in epoca medievale principalmente a scopo militare, le due torri erano un luogo di segnalazione e di difesa da eventuali nemici. L’altezza di 97,20 metri della Torre degli Asinelli simboleggia il prestigio della famiglia dei suoi edificatori, appunto la famiglia Asinelli. Solo una delle due torri, quella degli Asinelli, è visitabile al pubblico.


Potrei fare una lista lunghissima delle cose belle e buone da farvi scoprire nel territorio, ma il Tortellino per me è un punto di forza indiscutibile della zona e della cucina italiana. Vale la pena fare un viaggio solo per un piatto di Tortellini come solo loro sanno fare.

Se volete portare in tavola
BOLOGNA e l‘EMILIA-ROMAGNA
qua trovate la ricetta tradizionale
dei tortellini in brodo!

TORTELLINI in brodo

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8 Porzioni
Ingredienti:

Per la pasta:
500g Farina
5 Uova

Per il ripieno:
300g Lombo di Maiale
300g Prosciutto Crudo
300g Mortadella di Bologna
Parmigiano Reggiano
3 Uova
Noce Moscata q.b.


PREPARAZIONE

Tenete a riposo il lombo per due giorni con sopra un battuto composto di sale, pepe, rosmarino ed aglio, quindi cuocetelo a fuoco lento, con un po’ di burro e toglietelo dal tegame e ripulitelo del suo battuto. Possibilmente col battilardo, tritate molto finemente il lombo, il prosciutto e la mortadella e impastate il tutto col parmigiano e le uova, aggiungendo l’odore della noce moscata. Mescolate l’impasto a lungo fintanto che risulti bene amalgamato. Mettete a riposo in frigo per almeno ventiquattrore, prima di riempire i tortellini. Per ricavare la forma del tortellino: tagliate la sfoglia in quadratini di lato variabile tra i 2,7 e 3,8 cm, piegateli a metà a triangolo e attorcigliatelo attorno al dito per conferire la classica forma. Se avete tempo, preparate voi il brodo! Per il brodo mettete nella pentola un cappone ruspante con aggiunta di quelle parti di carne di manzo notoriamente adatte per fare il brodo insieme a una cipolla, sedano, pomodorini piccoli, e un paio di carote. Ricoprite il tutto con dell’acqua, aggiustate di sale e dal momento dell’ebollizione lasciate cuocere a fuoco lento per due/tre ore. Scolate il brodo e lasciate da parte le verdure. Versate di nuovo poi il brodo nella stessa pentola e aggiungete i tortellini quando comincia a bollire. Ci vorrano pochi minuti per cuocere i tortellini, direi un minuto da quando vengono a galla.

Quando si tratta di assaporare le bontà della cucina emiliano-romagnola, allora il Lambrusco non può decisamente mancare in tavola. Il Lambrusco di Sorbara Leclisse Paltrinieri si abbina perfettamente con tortellini, bollito e salumi. Tutti questi sapori si sposano in perfetta armonia con le note di fiori bianchi, buccia di mela rossa e aromi di lampone e vaniglia.

Se avete bisogno di CONSIGLI
su DOVE MANGIARE o DOVE DORMIRE a BOLOGNA
scriveteci! Saremo felici di aiutarvi!

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