Famiglia Casadei


Una Famiglia,
una Filosofia di Vita.

FAMIGLIA CASADEI è soprattutto la storia di una Famiglia che ha fortemente fatto una scelta di imprenditoria sana, fondata su un decalogo di valori BIOINTEGRALE per il rispetto della natura, i propri territori e la tradizione. Stefano e Anna Casadei lavorano appassionati e lungimiranti con l’obbiettivo di raccogliere i frutti della terra senza alterarne il ciclo naturale e investono in soluzioni evolute che tutelano l’ambiente, proiettandosi in un futuro sempre più all’insegna della sostenibilità.

Stefano Casadei definisce così il suo amore per la terra: “Se dovessi definire le mie parole-chiave, parlerei di terra, di radici, di cura e di rispetto, di passione, di mani e di cuore, di lavoro, di valorizzazione dell’ambiente e del territorio, di biodinamica”.

Le tre tenute di FAMIGLIA CASADEI, Castello del Trebbio nel Chianti fiorentino, Tenuta Casadei a Suvereto nei pressi della costa degli Etruschi, e Olianas in Sardegna, sono gestite rispettando la diversità della terra di ciascuna, senza forzature, e i vini che ne provengono portano con orgoglio non solo i valori dell’approccio produttivo Biointegrale di FAMIGLIA CASADEI, ma anche i tratti distintivi del loro territorio.

Tornerò in futuro a parlare delle altre due tenute, ma oggi vi vorrei raccontare del Castello del Trebbio e di come FAMIGLIA CASADEI operi nel vitivinicolo da più 50 anni!

Tenuta
CASTELLO del TREBBIO

il Castello del Trebbio, costruito prima del XII secolo, domina una tenuta di 350 ettari, 60 dei quali vitati si trovano sulle verdi e rigogliose colline del Chianti Rufina. Un castello imponente e straordinario, protagonista della grande storia fiorentina. Divenuta proprietà della famiglia Pazzi, le stanze della tenuta del Trebbio hanno ospitato i membri della famiglia intenti ad organizzare la famosa Congiura de’ Pazzi con lo scopo di eliminare Giuliano e Lorenzo de’ Medici. La congiura fallì, gli assassini e i loro complici catturati e giustiziati e il castello fu confiscato.

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Negli anni Settanta il Castello e le terre vengono acquistate dal padre di Anna e da allora restaurato e ampliato con passione e dedizione nel corso dei decenni. Oggi, al Castello del Trebbio, Anna e Stefano con i figli, portano avanti il loro progetto di sostenibilità secondo il decaologo biointegrale a tutto tondo, non solo nella produzione del vino, ma anche nel rendere a minor impatto possibile

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sull’ambiente il castello stesso e le tante iniziative e progetti che si svolgono presso la Tenuta: i prodotti portati in tavola provengono dall’orto, la legna che arde nei camini proviene dai boschi circostanti e il fabbisogno elettrico viene prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili; la lista continua toccando ogni aspetto delle loro offerte: dall’ospitalità, alla ristorazione fino alla linea Food di prodotti, oltre il vino, quali Olio EVO, zafferano, farro insieme ad altri. A mio parere si può parlare di un processo culturale oltre che produttivo che viene portato avanti dall’Azienda con orgoglio, certamente più faticoso ma eticamente giusto, raro e ammirevole.

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I Vini di
CASTELLO del TREBBIO

Dalle cantine del Castello del Trebbio escono diverse vini, tra i quali: Congiura, Chianti Superiore, Lastricato, Pazzesco, De’ Pazzi, Metodo Classico e infine Vin Santo.

Nel rispetto della filosofia Aziendale, in tutti i vini passato e innovazione si fondono, omaggiando la tradizione vinicola della zona del Chianti. Sebbene la produzione enologica sia ben diversificata, l’approccio e il metodo rimangono invariati.

In particolare, la grande tradizione legata al territorio della zona del Chianti è rappresentata dal CHIANTI SUPERIORE DOCG, a base di sangiovese, canaiolo e ciliegiolo e dal CHIANTI RUFINA RISERVA DOCG LASTRICATO, una riserva a base di solo sangiovese vinificato in anfora e affinato in botte.

Questi grandi vini classici sono accompagnati da altri vini, sempre rispettosi del territorio di provenienza, risultato di una ricerca appassionata per arrivare al blend perfetto: dall’equilibro tra Merlot e Syrah nasce PAZZESCO, proprio come dall’unione di Riesling e Pinot Grigio è stato creato CONGIURA.