L’importanza del BICCHIERE GIUSTO nella DEGUSTAZIONE del VINO

L’importanza
del
BICCHIERE GIUSTO
nella DEGUSTAZIONE del VINO


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La forma del calice da vino può alterare la velocità e concentrazione con cui i nostri ricettori olfattivi percepiscono gli aromi detti anche fumi, del vino. Infatti, dalla superfice del vino evaporano diverse molecole contenenti i sapori. Ecco perché la parte più ampia del calice da vino dovrebbe essere riempita fino a un quarto o un terzo. Una volta superato il livello più ampio, il calice si restringe per trattenere l’aroma. La scelta del bicchiere non dipende tanto dalla varietà dell’uva o dalla regione dalla quale essa proviene, quanto piuttosto dalla composizione chimica. Il vino è composto da molte molecole diverse tra loro. Le più diffuse sono acqua, alcool, tannino, acidi, zucchero, glicerolo, polifenolo, solfiti e composti organici. Il metodo di coltivazione e vinificazione determina la composizione chimica del vino.


Per essere apprezzati al meglio, ciascuno dei seguenti vini necessita di un calice diverso:

  1. Vini rossi generici.
  2. Pinot nero e Nebbiolo.
  3. Vino bianco semplice, giovane non conservato in legno, tipicamente di una sola varietà.
  4. Vini bianchi blend, invecchiati, fermentati in barile, aromatici.
  5. Vini spumanti. Non utilizzate né un flûte stretto né una coppa Asti piatta.
  6. Vini dolci e liquorosi.

La forma non è l’unico parametro fondamentale da tenere in considerazione quando si sceglie il giusto calice. Infatti, anche il peso può influenzare il modo in cui il vino verrà assaporato. Un calice leggero come una piuma non comprometterà la degustazione, perché ti farà concentrare esclusivamente sul gusto. Un bicchiere pesante rischierebbe invece di attirare la tua attenzione sul suo peso e non sul vino.

Infine, influenzano l’effetto e il piacere di bere l’umore di una persona, il suo livello di idratazione, se è a stomaco vuoto o pieno, la location, il clima e se beve rilassato o sta facendo una degustazione.